A review by signorponza
Lamento di Portnoy by Philip Roth, Roberto C. Sonaglia

2.0

Mi dispiace, io e [a:Philip Roth|463|Philip Roth|https://images.gr-assets.com/authors/1399886959p2/463.jpg] proprio non andiamo d’accordo. Dopo aver abbastanza detestato [b:Pastorale americana|3750853|Pastorale americana|Philip Roth|https://i.gr-assets.com/images/S/compressed.photo.goodreads.com/books/1609795537l/3750853._SY75_.jpg|598119] mi sono detto, provaci, corri il rischio, leggi un altro suo romanzo. Ahimè il risultato è stato praticamente lo stesso anche con Lamento di Portnoy, un libro il cui protagonista (citato nel titolo) fa una lunga seduta psicanalitica dove racconta il suo essere ossessionato dal sesso e le implicazioni che questo ha avuto nella sua vita. Il sesso diventa infatti non solo protagonista esplicito di molte pagine, ma anche la chiave di lettura per interpretare la realtà che circonda Alexander Portnoy e, più in generale, la lente di ingrandimento per l’autore che la utilizza per una satira (?) della condizione umana. Capisco che all’epoca della pubblicazione (1969) possa essere stato un romanzo interessante e che abbia fatto scandalo, ma letto nel 2022 dal sottoscritto è risultato solo noioso e poco appassionante. È ovviamente e sicuramente un mio problema.