A review by universinteriori
Poster Girl by Veronica Roth

3.0

ho atteso con curiosità questo romanzo per cui avevo alte aspettative, le ha soddisfatte? nì

è un romanzo distopico dove la protagonista Sonya vive nell’Apertura – una sorta di prigione alla periferia della città. chiunque vive qui viene controllato in ogni cosa tramite un impianto oculare. Sonya è ben conosciuta perché da ragazzina ha posato per un manifesto che è diventato poi simbolo del regime in vigore a quel tempo, ora sostituito da un altro governo

le prime pagine raccontano i meccanismi di questo governo, le amicizie e le non amicizie della protagonista, qualcosa sulla sua vita e le ho trovate interessanti ma anche lentine, senza reali colpi di scena. la trama si infittisce quando un vecchio amico viene a far visita a Sonya, proponendole un accordo: se ritroverà una ragazzina sottratta dalla propria famiglia quando era ancora una bambina, allora sarà libera di andarsene per sempre dall’apertura. inutile dirvi che dopo vari tentennamenti la protagonista accetterà.
qui le cose si fanno più interessanti; verrà a scoprire cose impensabili da lei e dal lettore, ci saranno colpi di scena ed alcuni passaggi sono riusciti ad emozionarmi

il lato ‘negativo’ è che mi aspettavo qualcosa di più elettrizzante, che mi facesse restare con il fiato sospeso, mi tenesse incollata alle pagine ma questo purtroppo è successo solo con gli ultimi capitoli. mi ha fatto riflettere invece lo scopo dell’impianto oculare, sei sempre controllato e seguito… al giorno d’oggi, per quanto la tecnologia possa esserci utile è anche vero che in un certo senso ci ‘controlla’ e noi lo accettiamo, sperando sempre che non ci sia uno scopo dietro… o almeno, non uno scopo negativo. da brivido!

la storia è avvincente, la scrittura di Roth mi è piaciuta (non avevo mai letto nulla di suo) però, se ci fosse stato qualche colpo di scena più significativo lo avrei apprezzato maggiormente.