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A review by signorponza
Resto qui by Marco Balzano
4.0
Sento di dover ringraziare [a:Marco Balzano|4922814|Marco Balzano|https://images.gr-assets.com/authors/1561231424p2/4922814.jpg] perché con Resto qui mi ha fatto finalmente far pace con la narrativa che racconta la seconda guerra mondiale (ne ero nauseato dopo i quintali di libri letti sul tema durante il liceo). E Marco Balzano dovrebbe ringraziare chi ha confezionato la copertina di questo libro, perché fin dal primo giorno in cui l'ho vista è rimasta stampata nella mia mente e ha fatto sì che alla fine decidessi di comprarlo. La foto ritrae infatti il campanile di Curon, in Sudtirolo, oggi unico elemento del vecchio paesino che emerge dalle acque. Curon è una terra di confine, dove la lingua italiana e quella tedesca si mescolano fino a diventare terreno di scontro a causa del fascismo. La protagonista del romanzo è Trina, una maestra che si troverà senza più la possibilità di insegnare, senza la figlia che scompare improvvisamente e presto senza nemmeno una casa in cui stare, quando cioè decide di seguire il marito disertore sulle montagne. Seguendo la storia di Trina si attraversa tutto il periodo che dalla guerra conduce al dopoguerra, in una transizione durante la quale l'unica cosa che sembra sopravvivere è il progetto di costruzione della diga che mette in pericolo Curon. La scrittura di Balzano è leggera, nonostante la sua penna racconti di perdite, dolore e morte. E Resto qui riesce a essere un libro non banale sebbene esplori un periodo storico già ampiamente narrato da tante prospettive diverse.
Questa e altre mirabolanti recensioni nella mia newsletter mensile sui libri: https://bit.ly/ponzabook
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