A review by nerdbook
Regno di carne e fuoco by Jennifer L. Armentrout

3.0

Ho finito il libro tre giorni fa ma ho dovuto prendere del tempo per non scrivere un commento troppo a caldo, che avrebbe modificato di gran lunga la valutazione.

Inizio dicendo che ho in lettura questo libro dal giorno di uscita, dunque più di due mesi e che me lo sono portata dietro come un macigno per tutto questo tempo (mi ha anche mandata in blocco).

Le prime 50 pagine si ricollegano al primo e sono interessanti, dopo ci sono 450 pagine di paranoie di Poppy, battutine e scenette tra Poppy e Hawke e (unica gioia) scene di esasperazione del povero Kieran che risponde a tono a Poppy.

Però in queste 450 pagine, la trama sarà in si e no 10-20 pagine. È un focus sul rapporto tra Poppy e Hawke. Che sia stato fatto per rendere più credibile ciò che succederà nei prossimi libri? Non ho idea. So solo che il troppo stroppia e in questo caso ha reso la lettura davvero pesante.

Superate le prime 500 pagine però, inizia a velocizzarsi tutto e si fa fatica a bloccare la lettura. Azione, spostamenti, cliffhanger. Nelle ultime pagine c'è proprio tutto (anche una scena spicy-trash nel momento meno opportuno).

Poppy, per quanto sia un personaggio femminile forte e interessante, non riesce ancora ad entrare nelle mie grazie a causa di tutti i suoi flussi di pensieri. Con le sue paranoie mi ricorda Bella Swan (ovviamente una versione più interessante e aggressiva).

Hawke mi aveva già fatta innamorare nel primo libro e la situazione è rimasta invariata, anzi mi piace ancora di più (se non fosse per quelle fossette e quegli occhi che Poppy nomina così tanto che ormai odio). Come personaggio maschile, non è ai livelli di Rhysand della saga di Acotar (secondo me) ma è un bel personaggio. Sono comunque pronta a ricredermi nei prossimi volumi.

Kieran è il punto forte di questo secondo volume. Un personaggio che nelle prime pagine fa anche antipatia e che poi diventa il re indiscusso della saga. Il tipico personaggio che si finge freddo, ma che scherza quando si può. Che lancia battutine irriverenti al momento giusto per strapparti la risata, ma che si ricompone e irrigidisce subito dopo. È quasi una versione Armentroutiana di Azriel. Come non amarlo?

Nel complesso quindi leggerò sicuramente il terzo perché la trama e i personaggi rientrano a pieno nella mia comfort zone. Spero solo che nei prossimi libri ci siano più eventi e meno contorno, a differenza di questo che è principalmente contorno con qualche evento. Per questo motivo non posso dare più di 3 stelle. Le ultime 200 pagine sarebbero tranquillamente da 4/5 stelle, ma il carico delle prime 500 pagine non può non gravare sul voto complessivo.