A review by fedelikeslego
Tegumenta. Dizionario emozionale by

mysterious slow-paced
  • Plot- or character-driven? A mix
  • Strong character development? It's complicated
  • Loveable characters? No
  • Flaws of characters a main focus? Yes

1.0

Recensione no spoiler, non dico niente che non faccia parte della trama principale, conosciuta e pubblicizzata. È presente un piccolo spoiler ma è nascosto e segnalato.

Due parole: che schifo. Idea bellissima ma esperimento terribilmente mal riuscito. Leggerlo è stato un orribile parto, mi sono dovuta obbligare a finirlo. Ho visto molti commenti positivi ma io non riesco a farmi ingannare "facilmente" dalla bella poesia (che dura mezza riga). Ci sono frasi molto carine ma i commenti inutili di Luca e Tea sono talmente tanti, e dico talmente tanti (tipo il 90% del libro), che ti fanno perdere tutta la bellezza. Il dizionario emozionale è la parte peggio riuscita, ed'è un peccato perché è proprio lì che si sarebbe dovuta trovare la poesia. Sono presenti talmente tanti termini inutili (né poetici, né utili ai fini della trama), che non ci capisci un c***o, nel frattempo ti sei dimenticato della bellissima frase letta prima e non fai che chiederti "Ma che sto leggendo? Qual'è il punto? Sono scemo io?", e allora rileggi la stessa cosa cento volte, senza che questa migliori. 

Tea de Girolamo è completamente inutile. Sarebbe stato più sensato farla intervenire solo nell'introduzione e alla fine, invece (per fortuna neanche troppo spesso) se ne esce interrompendo le lettere del dottor. Chenosi con i commenti più inutili che potrete mai leggere (quasi della serie, "Il cielo è blu" - Dott. Chenosi; "Il dottor Chenosi sta dicendo che il cielo è blu, molto audace da parte sua" - Tea de Girolamo; non sto scherzando quando dico che sono tutti inutili e fastidiosi). Anche il personaggio di Lei è completamente inutile, non ha letteralmente nessuno scopo nella storia, se fosse stato eliminato la trama sarebbe rimasta esattamente identica, eppure metà libro è comunque su di lei.

Il libro non solo è terribilmente scritto, è anche terribilmente impaginato. Non mi puoi mettere una lettera di tre pagine con dei documenti medici in mezzo. Perché mi fai fare avanti e indietro ottocento volte? Mettilo alla fine e stop. E poi, perché mi obblighi a fare avanti e indietro anche ogni santa volta che dici un termine medico inventato e con 12 significati? Peggio ancora quando la definizione del termine ti rimanda a un'ulteriore definizione che ti devi andare a cercare 40 pagine dopo. Non riesco neanche a dirvi quanto sia fastidioso questo terribile labirinto. Da una parte questa "intricazione" è  carina perché il personaggio principale del libro è la pianta della "Condanna", che si "arrampica" nei personaggi e nei luoghi del borgo; dall'altra però... è eseguita male, malissimo.

Tralasciando l'orribile scrittura, la storia era carina, ma anche qui, poteva essere sviluppata meglio. Non fatevi ingannare dalla pubblicità che è stata fatta, il mistero è praticamente inesistente. Mi è piaciuta  la trama principale, questa potente "pianta della Condanna" che ammalava e ammaliava gli abitanti del borgo. Le storie dei pazienti sono carine ma sfortunatamente a metà libro si nota fortemente come la fantasia dello scrittore inizi a svanire. È stato anche troppo improvviso il passaggio dagli ultimi casi medici al crollo dell'edificio, sembra completamente impossibile.
il libro personalmente sarebbe dovuto finire con la morte della maga, l'uomo giallo e il neonato erano due personaggi insensati, stupidi e mal eseguiti. La mia parte preferita è stata quella dei 12 uomini che hanno rapporti con il mondo vegetale, anche la storia di Tea che non torna a casa è molto carina


Avrei apprezzato molto di più se il libro fosse stato ridotto di ⅔: la trama sarebbe risultata più piena, la poesia sarebbe risultata più "potente", definizioni e personaggi inutili sarebbero stati tolti e il libro sarebbe diventato un capolavoro.

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